Foto dal finestrino. Giancarlo De Carlo e Urbino, Luigi Moretti e Roma

FOTO DAL FINESTRINO
Giancarlo De Carlo e Urbino, Luigi Moretti e Roma

Mostra didattica all'interno del corso di
Teorie della ricerca architettonica contemporanea A e B

A cura di:
Gabriele Mastrigli, Giulia Menzietti, con Gessica Luciani

Ispirata alla celebre rubrica su Domus, in cui Ettore Sottsass Jr. raccontava i suoi viaggi in giro per il mondo attraverso una sola foto e una breve didascalia, la mostra Foto dal finestrino. Giancarlo De Carlo e Urbino, Luigi Moretti e Roma racconta i due viaggi studio che i corsi di Teorie della ricerca architettonica contemporanea hanno svolto insieme quest’anno sulla scia di due figure che in queste città hanno lasciato un contributo determinante.

I Collegi e la Facoltà di Magistero dell’Università di Urbino, come la palazzina del Girasole e il Villaggio Olimpico a Roma sono alcuni dei luoghi osservati con lo sguardo “distratto” degli smartphone: entusiasta, immediato e privo di alcuna pretesa di sintesi, eppure così preciso da lasciare una traccia nitida dell’esperienza vissuta. Le circa 200 immagini esposte sono una selezione dei dieci scatti che ciascuno studente doveva realizzare durante la visita, allestite intorno ad alcuni estratti dai testi di De Carlo e Moretti offerti alla lettura durante il corso.

In questa opera aperta e collettiva, dove prevalgono inevitabilmente quantità, ripetizione e automatismo dello sguardo, risuona però lo spirito di una ricerca che ci interroga in primis come osservatori, poco importa se studenti, docenti o esperti. Foto dal finestrino è dunque un modo di rivolgere lo sguardo verso noi stessi e il tempo in cui viviamo. D’altronde, come ricordava lo stesso Aldo Rossi nell’incipit della sua Autobiografia scientifica, “da un certo punto della mia vita ho considerato il mestiere e l’arte come una descrizione delle cose e di noi stessi. [...] Per capire l’architettura o spiegarla devo ripercorrere le cose e le impressioni, descrivere o cercare un modo di descrivere.”

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