Progetto “Casa Amica”

Solid Surface, Residenza Sanitaria Assistita, Prefabbricazione, Ambient Assisted Living, Smart Building.

 

In seguito al sisma del 24 Agosto 2016 e le successive repliche che hanno interessato diversi comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, determinando una grave situazione di pericolo nonché danneggiamenti a strutture e infrastrutture ricadenti nel territorio, il Comune di Camerino e la Croce Rossa Italiana , Comitato Nazionale, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa (del 28/04/2017), e un Documento Preliminare di Progettazione per la realizzazione di una struttura ad uso ricettivo di tipo socio-sanitario denominata “Casa Amica” per ospitare temporaneamente gli anziani con disabilità residenti nella struttura danneggiata dal sisma. L'obiettivo dell'intervento è quello di ripristinare nel più breve tempo possibile la funzionalità delle principali attività a servizio della comunità. Da qui nasce l'idea di una struttura che in prima istanza serve ad affrontare l'emergenza di tipo ricettiva socio-sanitaria e successivamente, al rientro nelle condizioni ordinarie, a soddisfare esigenze di tipo collettivo della cittadinanza rafforzare le attività di natura socio-assistenziale , promuovendo attività di formazione ed informazione, nonché attività ludico-creative per persone di tutte le età. Il progetto si pone la finalità di accogliere gli anziani ospiti della struttura danneggiata dal sisma del 24 agosto 2016 , offrendo prestazioni sanitarie assistenziali e di recupero funzionale, favorendo la socializzazione attraverso la creazione di spazi ludico–ricreativi accessibili ea soddisfare contemporaneamente esigenze di tipo collettivo della cittadinanza. Una importanza particolare è stata data alla distribuzione planimetrica e all'articolazione volumetrica dell'edificio progettato, in modo da risultare di per sé fortemente orientante. Formalmente si compone di un corpo centrale e due ali laterali collegate da un percorso centrale. Nell'insieme si presenta come un tessuto funzionale articolato, si sviluppa su un unico livello in cui sono presenti, accanto alle camere, zone dedicate alle relazioni sociali, collegamenti tra le varie aree per agevolare la mobilità dei presenti e spazi riservati ad attività occupazionali e di labo¬ratorio per impegnare fattivamente gli ospiti se¬condo le loro esperienze ed attitudini. Il percorso di collegamento interno che si sviluppa lungo l'intero edificio, offre una permeabilità globale dal punto di vista funzionale e percettivo. I due corpi laterali , destinati alle residenze e quello centrale sono collegati da esso come un sistema scheletrico-linfatico che ospita nella parte di copertura il sistema impiantistico . E' dotato di più accessi verso l'esterno , ciò agevola la mobilità dei pazienti/residenti, non confinandoli , ma dando loro la possibilità di raggiungere anche gli spazi esterni attrezzati con attività di laboratorio e/o riabilitative. Al contempo favorisce un'ulteriore sicurezza per le vie di fuga e di soccorso in caso di bisogno. Due piccoli patii, dislocati in ognuna delle due ali residenziali, interrompono prospetticamente questo percorso, rafforzando il contatto con l'esterno, favorendo l'ingresso della luce naturale e migliorando la qualità emotiva dell'ambiente portando all'interno dell'edificio il verde. Un percorso circolare attrezzato attorno alla struttura ne garantisce un diretto rapporto con l'esterno, e ne favorisce l'ampliamento delle attività ricreative destinate anche all'intera comunità. Collocato in posizione baricentrica rispetto all'intera struttura troviamo il volume principale . Architettonicamente distinguibile per morfologia e dimensioni , facilmente identificabile dall'esterno , è il fulcro delle attività socio ricreative ne costituisce il nucleo funzionale di servizi, assume le caratteristi¬che di uno spazio di riferimento ed è il nodo funzionale di accesso, segnando con una pensilina fortemente aggettante l'ingresso alla struttura. Formato da sfoglie di rivestimento che si alternano nei materiali , avvolgono l'intero spazio sottostante e ne caratterizzano il ruolo di centralità. Qui troviamo infatti la reception con sala d'attesa, gli uffici amministrativi, il presidio medico della CRI con una propria sala d'attesa , gli spogliatoi per il personale, la cucina di supporto al servizio mensa, un piccolo bar, il servizio igienico accessibile e il grande spazio polifunzionale. La polifunzionalità dello spazio è garantita dalla possibilità di modularlo attraverso delle pareti mobili rototraslanti e impacchettabili secondo le esigenze della struttura o degli eventi di volta in volta ospitati. Questo spazio dotato di ampie vetrate che ne consentono la continuità stagionale con l'esterno, si amplia ulteriormente in occasione di eventi e per lo svolgimento delle attività a cui è destinato quando le temperature esterne lo consentono. Come il corpo centrale fortemente connotato dalle sue dimensioni e dal rivestimento diversificato, così le due ali laterali destinate alla residenza si articolano in volumi scomposti, diversificati nelle forme, nei colori e nei materiali; qui forma e funzione risultano indissolubilmente legate tra loro. La modularità potrà inoltre consentire la differenziazione assistenziale, nell'ottica di garantire la possibilità di passaggio da una tipologia assistenziale ad un'altra in relazione a mutate esigenze sanitarie ed assistenziali offerte dalla struttura. La forma non è legata soltanto all'ottimizzazione del comfort illuminotecnico ed energetico, poiché insieme alla diversificazione formale e cromatica e all'uso di differenti materiali di rivestimento contribuisce a migliorare l'orientamento spaziale, dando la possibilità agli utenti di associare forma e colore alla propria residenza: il volume viene identificato come la casa, l'alternanza di forme e colori ricorda lo skyline di un ipotetico borgo nel quale far ritrovare ai residenti, un aspetto domestico, familiare ed un senso di appartenenza domestica.

 

Periodo
Dicembre 2017 / Agosto 2018

Coordinatore/Responsabile scientifico

  • Responsabile Scientifico
    Giuseppe Losco
  • Coordinatore
    Andrea Lupacchini

Convenzione o contratto con
Ente pubblico

Nome dell’ente, impresa o consorzio con cui è stata stipulata la convenzione
Croce Rossa Italiana, Comune di Camerino

Tipologia di attività di ricerca convenzionata (studio, analisi, piano, progetto, consulenza)
Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica ai sensi dell’art.23 del D.Lgs. 50/2016 per il Progetto “Casa Amica”, Camerino.

Gruppo di ricerca

  • Ricercatori SAAD
  • Progettazione Architettonica: prof. arch. Andrea LUPACCHINI
  • Progettazione Strutture: prof. ing. Alessandro ZONA
  • Progettazione Impianti: arch. Eduardo BARBERA, arch. Nazzareno VIVIANI, arch. Matteo JOMMI
  • Ricercatori non SAAD
  • Relazione Geologica: prof. geol. Gilberto PAMBIANCHI
  • Collaboratori: arch. Lucia Luccioli, dott. Giorgio Angelini 

Finanziamento a SAAD
€ 15.000

Altre attività e progetti di ricerca correlati
Accordi di ricerca con l'Ente

Possibilità di ulteriori sviluppi dell'attività/progetto
Il Progetto è in fase avanzata di realizzazione. Il prof. Lupacchini, sta collaborando a titolo gratuito con la C.R.I. ed il D.L., al fine della realizzazione dell'opera come da progetto UNICAM.