Anno europeo del patrimonio culturale

Al via l’Anno europeo del Patrimonio Culturale
In occasione del Forum europeo della Cultura, che si è tenuto a Milano il 7 e 8 dicembre, è stato ufficialmente inaugurato l'Anno europeo del Patrimonio Culturale - 2018. L’iniziativa, approvata dal Consiglio e dal Parlamento europeo a maggio 2017, ha preso dunque il via nella cornice del più importante e prestigioso evento organizzato dalla Commissione UE per il settore culturale, che quest’anno per la prima volta nella sua storia è stato ospitato al di fuori di Bruxelles.

L’Anno europeo verrà attuato attraverso iniziative a livello europeo, nazionale e locale integrate da progetti transnazionali finanziati da risorse UE.

La Commissione europea, ad esempio, organizzerà con gli Stati membri le Assises du Patrimoinecome evento faro dell'Anno europeo, al fine di avviare i lavori su un piano d'azione europeo a lungo termine per la cultura e il patrimonio culturale. In tutta l’UE sono inoltre in programma manifestazioni e celebrazioni, mentre attività di sensibilizzazione si svolgeranno anche nei Paesi terzi con l'aiuto delle delegazioni dell'UE.
A livello nazionale, ogni Stato membro ha nominato un coordinatore nazionale (per l’Italia il MIBACT) per gestire gli eventi e i progetti a livello locale, regionale e nazionale collegati all’Anno. Per il successo dell’iniziativa sarà importante anche il coinvolgimento di tutti i principali stakeholder del settore e il ruolo svolto da soggetti moltiplicatori (ad esempio i Creative Europe Desk).

Per l’attuazione dell’Anno europeo sono state messe in campo risorse per 8 milioni di euro da destinare principalmente al finanziamento di progetti transnazionali. Nell’ambito del programma “Europa Creativa” è già stato infatti lanciato un bando ad hoc da 5 milioni di euro per progetti di cooperazione focalizzati sull'Anno europeo. Il bando, che si è chiuso lo scorso 22 novembre, finanzierà fino a 25 progetti transnazionali. Al di là di queste risorse, nel 2018 ulteriori opportunità di finanziamento per progetti nel settore del patrimonio culturale potranno derivare anche da altri programmi dell'UE. Ad esempio, la programmazione 2018-2020 di “Horizon 2020” destina oltre 100 milioni di euro a progetti di ricerca e innovazione nel settore considerato, mentre i programmi “Europa per i cittadini” ed “Erasmus+” contemplano tra le loro priorità di finanziamento progetti che riflettono le finalità dell’Anno europeo.

Ma non solo. L’impegno dell’UE sul patrimonio culturale e l’impatto di questo anno speciale dovranno proiettarsi oltre il 2018: la Commissione UE, infatti, per garantire la sostenibilità dell’Anno europeo, intende gestire (in collaborazione con il Consiglio d’Europa, l’UNESCO e altri partner) progetti a lungo termine imperniati su 10 priorità - le “Dieci iniziative europee” - che corrispondono a quattro principi che definiscono il patrimonio culturale europeo nella sua essenza, ovvero partecipazione, sostenibilità, protezione e innovazione. Queste iniziative comprendono, ad esempio, attività con le scuole e con i giovani, la ricerca su soluzioni innovative per il riutilizzo di edifici di interesse culturale, la lotta al traffico illecito di beni culturali, lo sviluppo di competenze professionali per il settore. L’obiettivo è contribuire a innescare un cambiamento reale nel nostro modo di fruire, promuovere e tutelare il patrimonio culturale, facendo sì che l’Anno europeo apporti vantaggi duraturi a lungo termine.

Per approfondire:

Scheda informativa sull’Anno europeo

Factsheet dedicato all’Anno europeo

Domande e risposte sull’Anno europeo

Sito ufficiale dell’Anno europeo

* Fonte: Eurolettera ERVET

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