SEMINARIO - "Small Scale - Big Challenge Progettare e costruire alla piccola scala"

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Luogo:
Aula C102, Sede Sant'Angelo Magno
Data:
15 Maggio 2025
Ora:
14:30
Link:

Nell'ambito delle attività preliminari previste per il Laboratorio pre laurea in Costruzione dell'architettura e dell'ambiente. 

Responsabile:
prof. Roberto Ruggiero

Intervengono:

  • Irene Terenzi e Alessandro Betta, architetti impegnati nei campi della pianificazione del paesaggio, ecologia e progettazione di interventi per le comunità. Membri di CAMPOSAZ, collettivo impegnato nella promozione di processi di autocostruzione attraverso sistemi costruttivi leggeri 
  • Lorenzo Malloni, architetto e designer, membro di INABITA, laboratorio di ricerca e progettazione sulla rigenerazione territoriale
  • Roberto Ruggiero, Università di Camerino
     

L’architettura alla piccola scala definisce una dimensione progettuale che, soprattutto a partire dalla metà del secolo scorso, ha prodotto idee e di sperimentazioni al confine tra architettura e design, caratterizzate da una spiccata consapevolezza ambientale ed una sintesi compiuta tra strumenti e mezzi, tra processi e fini, tra artigianato e industria che si esplica in massima parte nell’esaltazione del concetto di sistema e nella necessità della cura del dettaglio. La scala minuta, il carattere temporaneo, la natura prototipica, la mancanza di vincoli normativi cogenti permette una libera sperimentazione e lo sviluppo di tecniche, sistemi e processi che sono troppo complessi e troppo costosi per essere concepiti per edifici di maggiori dimensioni. 

L’architettura alla piccola scala, grazie alla sua possibilità di essere pensata, progettata e prodotta come un sistema di parti assemblate tra loro in vista del loro dis-assemblaggio, sviluppa una nuova cultura del progetto in cui il processo è più rilevante del risultato finale: il prodotto, in altri termini, è meno importante delle procedure tecniche che lo precedono e lo seguono, definendo una concreta realizzazione del paradigma dell’assemblaggio ed un’esaltazione di aspetti del progetto che non sono sempre visibili nel prodotto finale. L’innovazione implicita in questo approccio progettuale consiste nell’implementazione e nella concezione di un’idea di reversibilità in cui la gestione del fine vita di materiali, degli elementi che compongono il sistema e dei potenziali rifiuti prodotti diventano parte integrante dei processi generativi.