CONVEGNO — ABITARE LA MONTAGNA (CAI, Centro Studi Sarnanesi, SAAD UNICAM, REDI Research)

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Luogo:
Sala Congressi. Via Benedetto Costa - Sarnano, 62028
Data:
28 Giugno 2024 - 29 Giugno 2024
Ora:
9:00

A cura di
Massimo Sargolini e Ilenia Pierantoni, SAAD UNICAM
Flavio Stimilli, REDI Research
Gino Vergari, CAI Sarnano
Maria Franca Ghiandoni, Centro Studi Sarnanesi

Il convegno è organizzato nell’ambito dei festeggiamenti del Quarantennale del CAI Sarnano e del Trentennale della Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno e affronta il tema “Abitare la montagna” attraverso tre sessioni di approfondimento:

  • I - Riabitare la montagna,
  • II - Il valore della lentezza,
  • III - Montagnaterapia

La partecipazione alla giornata seminariale del 28 Giugno dà diritto a 2 CFU (per studentesse/studenti iscritte/i ai corsi della SAAD) e 7 CFP (per iscritte/i all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori)

Descrizione
Il 40% del territorio nazionale è coperto da foreste. Questa superficie è aumentata del 19% in circa 10 anni. Se poi guardiamo gli spazi naturali più in generale (includendo pascoli d’altitudine, forre e ghiacciai) la percentuale aumenta di molto. Il rinselvatichimento è dunque un fenomeno naturale. Continuerà ad avanzare anche con grave danno per il mantenimento della biodiversità. L’abbandono di aree abitate di montagna, interne e remote, e il rotolamento delle piastre insediative e produttive verso le valli e le pianure è un trend dell’ultimo secolo e rimette in gioco il rapporto tra uomo e natura. La natura, idealizzata nella cultura classica, con dimensioni religiose nel Medioevo, è stata “umanizzata” nel Rinascimento. Dal XVI secolo è stata studiata in termini razionali con metodi scientifici (scomponendo e ricomponendo le diverse componenti). Solo nell’ultimo quarto di secolo, è prevalsa un’interpretazione olistica. La visione sistemica di questo rapporto è complessa ma irrinunciabile. L’uomo diventa parte della natura, ma è anche il suo principale agente trasformatore. Parafrasando la metafora del teatro di Eugenio Turri, l’uomo è elemento componente la scena, ma è anche colui che guarda la scena; è dunque lo sfondo e, nel contempo, è attore. Soprattutto dopo la rivoluzione industriale, quando la capacità di intervenire sulla natura e indurre trasformazioni è molto rilevante, questo rapporto va studiato attentamente e la decisione sulle azioni da mettere in atto non può essere lasciata a quella che Muratori chiamerà la “coscienza spontanea” (cioè: “si è fatto sempre così”; “i nostri nonni facevano così”). Va messa in funzione la “coscienza critica” che produce anche innovazione e cambiamento.
Se c’è realmente una maggiore richiesta di natura e se c’è una tendenza a immaginare nuovi universi di senso per la montagna, già sostenuta da alcune strategie condivise a livello nazionale ed europeo (ad esempio: Ape Appennino Parco d’Europa; Strategia Nazionale Aree Interne; Next Appennino, in attuazione del Next Generation EU, ...) alcune domande sono impellenti:

  • Abitare la montagna considerandola uno spazio “urbano”, con la stessa dotazione di servizi della città di pianura/valle, o pensare la montagna come un ambiente straordinario di vita, riservato a pochi?
  • Favorire l’idea della montagna come una grande riserva, o immaginarla come un grande spazio per la ricreazione dei cittadini?
  • Contenere e orientare l’espansione della natura nella città e nei nuclei rurali o lasciare che tutto evolva spontaneamente sino ad avere spazi wilderness che penetrano gli ambienti urbani ?
  • Favorire l’innovazione degli usi agroforestali dei suoli e delle produzioni o ripercorrere antiche modalità di gestione dei territori?

Naturalmente sono domande senza risposte. Sono domande provocatorie, tese ad innescare un dibattito. Quel che è certo è che tra uomo e natura è in atto un rapporto ambiguo, che solo il progetto può rendere fecondo. Un ambito territoriale, qualsiasi esso sia, non è predestinato a una vocazione. Solo l’uomo può definire il suo carattere identitario e attribuirgli universi di senso.

 

Puoi scaricare il programma in allegato o consultarlo di seguito
 


Programma
venerdì 28 Giugno 

presso Sala Congressi (Via Benedetto Costa - Sarnano, 62028)

h. 09:00 — WELCOME COFFEE

h. 09:30 — SALUTI ISTITUZIONALI E INTRODUZIONE AL SEMINARIO

Fabio Fantegrossi, Sindaco del Comune di Sarnano
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Guido Castelli, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016
Luigi Ferrara, Capo Dipartimento Casa Italia - Presidenza Consiglio dei Ministri
Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche
Stefano Aguzzi, Ass.re alle Politiche del lavoro, Urbanistica, Tutela del territorio - Regione Marche
Gianluca Pasqui, Vice-presidente Consiglio Reg.le Marche
Giampiero Feliciotti, Presidente Unione Montana "Monti Azzurri"
Graziano Leoni, Rettore dell’Università di Camerino
Fabio Renzi*, Segretario generale Symbola Fondazione per le Qualità Italiane Marco Bussone*, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani
Andrea Spaterna, Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Bruno Olivieri, Presidente Club Alpino Italiano - Gruppo regionale Marche
Maria Franca Ghiandoni, Presidente Centro Studi Sarnanesi
Massimo Sargolini, Direttore della Scuola di Ateneo di Architettura e Design dell’Università di Camerino

h. 10:30 — SESSIONE I RIABITARE LA MONTAGNA
Coordina e introduce:
Luigi Ferrara, Capo Dipartimento Casa Italia - Presidenza Consiglio dei Ministri
Città e montagne
Oriol Nel lo*, Universitat autònoma di Barcellona
Esperienze di cooperazione montana internazionale e loro prospettive per gli Appennini oggi
Paolo Angelini, Convenzione delle Alpi - Ministero dell’Ambiente
Alpi e Appennini. Una geografia umana al futuro
Paolo Castelnovi, Associazione culturale LandscapeFor
Rigenerare gli insediamenti dell’Appennino
Leopoldo Freyrie, Freyrie Flores architettura
La nuova attrattività della montagna
Andrea Omizzolo e Thomas Streifeneder, Eurac Research
Le strategie di transizione climatica per la resilienza dei territori di montagna
Luca Cetara, Eurac Research
Green Communities. Work in progress
Massimo Angrilli e Valentina Ciuffreda, Università degli studi G. D’Annunzio Ch-Pe
Design e territorio
Carlo Vannicola, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
Nuove modalità di fruizione in relazione alle fragilità paesaggistiche: presentazione di ricerche internazionali

  • Access 2 Mountain - Interreg South East Europe. Un “decision support system” per l’accessibilità delle aree di montagna
    Renato De Leone, Università di Camerino
  • Project of Great Relevance Italy-USA “RE LAND - REsilient LANDscapes”
    Flavio Stimilli, Redi Research, Università di Camerino
  • LIFE “IMAGINE UMBRIA - Integrated MAnagement and Grant Investments for the N2000 NEtwork in Umbria”
    Lorena Fiorini, Università degli Studi de L’Aquila e Ilenia Pierantoni, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
  • Interreg Italia Croazia “Made in land”
    Roberta Angelini, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
     

h. 13:00 — LIGHT LUNCH

h. 14:00 — SESSIONE II IL VALORE DELLA LENTEZZA
Coordina e introduce:
Ilenia Pierantoni, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
Dare strada alle persone. Praticare la lentezza
Matteo Dondé*, Architetto-Urbanista
Camminare le aree interne. Valorizzare comunità e territori
Enrico Calvo, Gruppo di Lavoro Foreste Montane di Convenzione delle Alpi
Una lenta orogenesi
Pietropaolo Pierantoni, Università di Camerino
I tempi dell’archeologia
Roberto Perna, Università di Macerata
Il punto di vista del sottobosco
Roberto Canullo, Università di Camerino
Politiche per le aree interne
Fabiano Compagnucci, Gran Sasso Science Institute
Valorizzazione dei cammini per la fruizione sostenibile delle aree protette
Lorena Fiorini e Carmen Ulisse, Università degli Studi de L’Aquila
Arte per riconsolidare comunità
Alessandro Delpriori, Redi Research, Università di Camerino
Paesaggio e comunità locali
Valentina Polci, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino

h. 16:15 — COFFEE BREAK

h. 16:30 — SESSIONE III MONTAGNA-TERAPIA
Coordina e introduce:
Rosalba D’Onofrio, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
Le basi scientifiche della montagnaterapia
Angelo Brega, Direttore del CSM di Feltre, SIMonT - Società Italiana di Montagnaterapia
→ Il rapporto uomo-natura e le implicazioni sulla salute umana
Stefania La Grutta*, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Spazi aperti: salute cognitiva e mentale
Tiziana Cotrufo*, Department of Cell Biology, Physiology and Immunology, Faculty of Biology and Institute of Neurosciences, Universitat de Barcelona
Mangia meglio in montagna
Mauro Mario Mariani, Medico Angiologo - Consulente Linea Bianca Rai 1
L'educazione esperienziale e nature based: aspetti teorici e metodologici, ambiti di intervento e buone pratiche
Alessandra Gigli, Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Dell'Educazione
Accesso alle emozioni e al benessere dalla natura
Maria Laura Talamé e Simona Balducci, Parco Nazionale Monti Sibillini
Natura, città e salute
Chiara Camaioni, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino

h. 18:30 — CONCLUSIONI
Massimo Sargolini, Direttore della Scuola di Ateneo di Architettura e Design dell’Università di Camerino

h. 20:30 — CENA SOCIALE IN CENTRO STORICO CON PRODOTTI TIPICI LOCALI
(offerti dal Salumificio Monterotti, vincitore nel 2023 del Premio “Dino Villani”, Accademia Italiana della Cucina, e del Premio miglior salume spalmabile IGP)


Programma
sabato 29 Giugno

ritrovo presso Sala Congressi (Via Benedetto Costa - Sarnano, 62028)

h. 09:00
Ritrovo partecipanti presso Sala Conferenze in via B. Costa Sarnano

h. 09:30
Partenza
in direzione Sassotetto e poi Pintura Bolognola (MC)

h. 10.00 - 12:30 
“Bagno di Foresta”
presso Faggeta della Valle del Fargno
con la guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Forest Therapy Hub