CONVEGNO — ABITARE LA MONTAGNA (CAI, Centro Studi Sarnanesi, SAAD UNICAM, REDI Research)
A cura di
Massimo Sargolini e Ilenia Pierantoni, SAAD UNICAM
Flavio Stimilli, REDI Research
Gino Vergari, CAI Sarnano
Maria Franca Ghiandoni, Centro Studi Sarnanesi
Il convegno è organizzato nell’ambito dei festeggiamenti del Quarantennale del CAI Sarnano e del Trentennale della Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno e affronta il tema “Abitare la montagna” attraverso tre sessioni di approfondimento:
- I - Riabitare la montagna,
- II - Il valore della lentezza,
- III - Montagnaterapia
La partecipazione alla giornata seminariale del 28 Giugno dà diritto a 2 CFU (per studentesse/studenti iscritte/i ai corsi della SAAD) e 7 CFP (per iscritte/i all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori)
Descrizione
Il 40% del territorio nazionale è coperto da foreste. Questa superficie è aumentata del 19% in circa 10 anni. Se poi guardiamo gli spazi naturali più in generale (includendo pascoli d’altitudine, forre e ghiacciai) la percentuale aumenta di molto. Il rinselvatichimento è dunque un fenomeno naturale. Continuerà ad avanzare anche con grave danno per il mantenimento della biodiversità. L’abbandono di aree abitate di montagna, interne e remote, e il rotolamento delle piastre insediative e produttive verso le valli e le pianure è un trend dell’ultimo secolo e rimette in gioco il rapporto tra uomo e natura. La natura, idealizzata nella cultura classica, con dimensioni religiose nel Medioevo, è stata “umanizzata” nel Rinascimento. Dal XVI secolo è stata studiata in termini razionali con metodi scientifici (scomponendo e ricomponendo le diverse componenti). Solo nell’ultimo quarto di secolo, è prevalsa un’interpretazione olistica. La visione sistemica di questo rapporto è complessa ma irrinunciabile. L’uomo diventa parte della natura, ma è anche il suo principale agente trasformatore. Parafrasando la metafora del teatro di Eugenio Turri, l’uomo è elemento componente la scena, ma è anche colui che guarda la scena; è dunque lo sfondo e, nel contempo, è attore. Soprattutto dopo la rivoluzione industriale, quando la capacità di intervenire sulla natura e indurre trasformazioni è molto rilevante, questo rapporto va studiato attentamente e la decisione sulle azioni da mettere in atto non può essere lasciata a quella che Muratori chiamerà la “coscienza spontanea” (cioè: “si è fatto sempre così”; “i nostri nonni facevano così”). Va messa in funzione la “coscienza critica” che produce anche innovazione e cambiamento.
Se c’è realmente una maggiore richiesta di natura e se c’è una tendenza a immaginare nuovi universi di senso per la montagna, già sostenuta da alcune strategie condivise a livello nazionale ed europeo (ad esempio: Ape Appennino Parco d’Europa; Strategia Nazionale Aree Interne; Next Appennino, in attuazione del Next Generation EU, ...) alcune domande sono impellenti:
- Abitare la montagna considerandola uno spazio “urbano”, con la stessa dotazione di servizi della città di pianura/valle, o pensare la montagna come un ambiente straordinario di vita, riservato a pochi?
- Favorire l’idea della montagna come una grande riserva, o immaginarla come un grande spazio per la ricreazione dei cittadini?
- Contenere e orientare l’espansione della natura nella città e nei nuclei rurali o lasciare che tutto evolva spontaneamente sino ad avere spazi wilderness che penetrano gli ambienti urbani ?
- Favorire l’innovazione degli usi agroforestali dei suoli e delle produzioni o ripercorrere antiche modalità di gestione dei territori?
Naturalmente sono domande senza risposte. Sono domande provocatorie, tese ad innescare un dibattito. Quel che è certo è che tra uomo e natura è in atto un rapporto ambiguo, che solo il progetto può rendere fecondo. Un ambito territoriale, qualsiasi esso sia, non è predestinato a una vocazione. Solo l’uomo può definire il suo carattere identitario e attribuirgli universi di senso.
Puoi scaricare il programma in allegato o consultarlo di seguito
Programma
venerdì 28 Giugno
presso Sala Congressi (Via Benedetto Costa - Sarnano, 62028)
h. 09:00 — WELCOME COFFEE
h. 09:30 — SALUTI ISTITUZIONALI E INTRODUZIONE AL SEMINARIO
Fabio Fantegrossi, Sindaco del Comune di Sarnano
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Guido Castelli, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016
Luigi Ferrara, Capo Dipartimento Casa Italia - Presidenza Consiglio dei Ministri
Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche
Stefano Aguzzi, Ass.re alle Politiche del lavoro, Urbanistica, Tutela del territorio - Regione Marche
Gianluca Pasqui, Vice-presidente Consiglio Reg.le Marche
Giampiero Feliciotti, Presidente Unione Montana "Monti Azzurri"
Graziano Leoni, Rettore dell’Università di Camerino
Fabio Renzi*, Segretario generale Symbola Fondazione per le Qualità Italiane Marco Bussone*, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani
Andrea Spaterna, Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Bruno Olivieri, Presidente Club Alpino Italiano - Gruppo regionale Marche
Maria Franca Ghiandoni, Presidente Centro Studi Sarnanesi
Massimo Sargolini, Direttore della Scuola di Ateneo di Architettura e Design dell’Università di Camerino
h. 10:30 — SESSIONE I RIABITARE LA MONTAGNA
Coordina e introduce:
Luigi Ferrara, Capo Dipartimento Casa Italia - Presidenza Consiglio dei Ministri
→ Città e montagne
Oriol Nel lo*, Universitat autònoma di Barcellona
→ Esperienze di cooperazione montana internazionale e loro prospettive per gli Appennini oggi
Paolo Angelini, Convenzione delle Alpi - Ministero dell’Ambiente
→ Alpi e Appennini. Una geografia umana al futuro
Paolo Castelnovi, Associazione culturale LandscapeFor
→ Rigenerare gli insediamenti dell’Appennino
Leopoldo Freyrie, Freyrie Flores architettura
→ La nuova attrattività della montagna
Andrea Omizzolo e Thomas Streifeneder, Eurac Research
→ Le strategie di transizione climatica per la resilienza dei territori di montagna
Luca Cetara, Eurac Research
→ Green Communities. Work in progress
Massimo Angrilli e Valentina Ciuffreda, Università degli studi G. D’Annunzio Ch-Pe
→ Design e territorio
Carlo Vannicola, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
→ Nuove modalità di fruizione in relazione alle fragilità paesaggistiche: presentazione di ricerche internazionali
- Access 2 Mountain - Interreg South East Europe. Un “decision support system” per l’accessibilità delle aree di montagna
Renato De Leone, Università di Camerino - Project of Great Relevance Italy-USA “RE LAND - REsilient LANDscapes”
Flavio Stimilli, Redi Research, Università di Camerino - LIFE “IMAGINE UMBRIA - Integrated MAnagement and Grant Investments for the N2000 NEtwork in Umbria”
Lorena Fiorini, Università degli Studi de L’Aquila e Ilenia Pierantoni, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino - Interreg Italia Croazia “Made in land”
Roberta Angelini, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
h. 13:00 — LIGHT LUNCH
h. 14:00 — SESSIONE II IL VALORE DELLA LENTEZZA
Coordina e introduce:
Ilenia Pierantoni, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
→ Dare strada alle persone. Praticare la lentezza
Matteo Dondé*, Architetto-Urbanista
→ Camminare le aree interne. Valorizzare comunità e territori
Enrico Calvo, Gruppo di Lavoro Foreste Montane di Convenzione delle Alpi
→ Una lenta orogenesi
Pietropaolo Pierantoni, Università di Camerino
→ I tempi dell’archeologia
Roberto Perna, Università di Macerata
→ Il punto di vista del sottobosco
Roberto Canullo, Università di Camerino
→ Politiche per le aree interne
Fabiano Compagnucci, Gran Sasso Science Institute
→ Valorizzazione dei cammini per la fruizione sostenibile delle aree protette
Lorena Fiorini e Carmen Ulisse, Università degli Studi de L’Aquila
→ Arte per riconsolidare comunità
Alessandro Delpriori, Redi Research, Università di Camerino
→ Paesaggio e comunità locali
Valentina Polci, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
h. 16:15 — COFFEE BREAK
h. 16:30 — SESSIONE III MONTAGNA-TERAPIA
Coordina e introduce:
Rosalba D’Onofrio, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
→ Le basi scientifiche della montagnaterapia
Angelo Brega, Direttore del CSM di Feltre, SIMonT - Società Italiana di Montagnaterapia
→ Il rapporto uomo-natura e le implicazioni sulla salute umana
Stefania La Grutta*, Consiglio Nazionale delle Ricerche
→ Spazi aperti: salute cognitiva e mentale
Tiziana Cotrufo*, Department of Cell Biology, Physiology and Immunology, Faculty of Biology and Institute of Neurosciences, Universitat de Barcelona
→ Mangia meglio in montagna
Mauro Mario Mariani, Medico Angiologo - Consulente Linea Bianca Rai 1
→ L'educazione esperienziale e nature based: aspetti teorici e metodologici, ambiti di intervento e buone pratiche
Alessandra Gigli, Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Dell'Educazione
→ Accesso alle emozioni e al benessere dalla natura
Maria Laura Talamé e Simona Balducci, Parco Nazionale Monti Sibillini
→ Natura, città e salute
Chiara Camaioni, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino
h. 18:30 — CONCLUSIONI
Massimo Sargolini, Direttore della Scuola di Ateneo di Architettura e Design dell’Università di Camerino
h. 20:30 — CENA SOCIALE IN CENTRO STORICO CON PRODOTTI TIPICI LOCALI
(offerti dal Salumificio Monterotti, vincitore nel 2023 del Premio “Dino Villani”, Accademia Italiana della Cucina, e del Premio miglior salume spalmabile IGP)
Programma
sabato 29 Giugno
ritrovo presso Sala Congressi (Via Benedetto Costa - Sarnano, 62028)
h. 09:00
Ritrovo partecipanti presso Sala Conferenze in via B. Costa Sarnano
h. 09:30
Partenza in direzione Sassotetto e poi Pintura Bolognola (MC)
h. 10.00 - 12:30
“Bagno di Foresta” presso Faggeta della Valle del Fargno
con la guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Forest Therapy Hub